Calzature: azienda incastra contraffattori cinesi in fiera.
Grottazzolina | Esposto e sequestro di 400 pezzi in base a legge protezione modelli.
È partita dal distretto calzaturiero marchigiano, da un esposto contro ignoti presentato dalla Base Up Italy di Grottazzolina, gruppo leader nel mondo nella produzione di fondi e componenti per scarpe per bambini, l' offensiva contro le calzature contraffatte Made in Asia che ieri ha portato al sequestro di oltre 400 modelli copiati da brevetti italiani alla Fiera internazionale 'ExpoRivaschuh' di Riva del Garda.
Sequestri eseguiti dalla Guardia di finanza di Trento in 27 stand, sulla base del Regio Decreto del 1940 modificato dal nuovo decreto legislativo sulla protezione dei modelli italiani, che ha recepito la direttiva comunitaria 98/71 sulla tutela dei disegni e dei modelli. «Norme di cui gli imprenditori possono ora avvalersi senza timore di danneggiare i commercianti, brevettando i prodotti» ha spiegato Gianni Santini, titolare della Base Up, e presidente della sezione accessoristi della Confindustria fermana, dopo aver constatato che negli ultimi tre anni la concorrenza sleale dei produttori cinesi è costata alla crescita del suo gruppo una perdita di 10 milioni di fatturato rispetto al business plan.
Con stabilimenti nelle Marche, in Campania e in Messico Santini produce fondi per marchi famosi come Primigi, Kickers, Balducci, e dà lavoro a un' ottantina di persone (15 milioni il fatturato 2003). «Ero stanco di andare alle fiere e di vedere che i fondi che io devo vendere a prezzi industriali che oscillano fra 1,5 e 3 euro venivano esposti identici, ma realizzati con materiali scadenti, negli stand vicini al prezzo di 5-10 euro al paio di scarpe». Merce di provenienza cinese ma commercializzata da società che hanno sede a Hong Kong, Taiwan, Olanda, Belgio e a volte anche nel nostro paese, grazie all' attività illegale di «commercianti e mediatori d' affari, sempre più spesso italiani, che acquistano pezzi brevettati da noi per farli copiare in Cina. Un modo per ottenere stile italiano a prezzi cinesi». Santini, che è anche vice presidente del Consorzio accessoristi del fermano, si è appoggiato allo studio legale italo-spagnolo Roberto Lupetti-Ruth Seguì Grau (un' avvocatessa di Alicante, città dove ha sede l'Ufficio marchi comunitari) che in occasione della fiera trentina ha formulato l' esposto per prevenire la commissione di un eventuale illecito penale di contraffazione (art. 473 del codice penale).
Il blitz delle Fiamme Gialle ha già portato a 22 denunce e a sequestri di altro materiale con marchio registrato, comprese, sembra, calzature Hogan (gruppo Tod's) copiate da quelle originali e con la 'H' contraffatta.
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14/01/2004
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