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I Papaboys contro l'ignoranza: grido d'allarme, la magia è una trappola

| ROMA - Coinvolti dodici milioni di italiani e un giro d'affari di 5000 miliardi. Molto coinvolte le Marche.

di Giancarlo Padula

I Papaboys lanciano un grido d'allarme: l'Italia è il Paese dei tarocchi. Che tanto balocchi non sono, visto che secondo loro puzzano di zolfo.
A lanciare una campagna di informazione, sensibilizzazione e di presa di coscienza, sotto il profilo della fede cristiana e del punto di vista della Chiesa Cattolica, è l'aggiornatissimo portale www.papaboys.it, e l'imminente prima Tv cattolica on line italiana, www.papaboys.tv (notizie, avvenimenti, inchieste, grandi eventi, musica cristiana contemporanea, e un grande movimento spirituale, d'opinione, culturale, sociale).

Dodici milioni di italiani, (secondo i recenti dati diffusi dall'Università di Chieti), ogni anno si rivolgono a maghi, cartomanti, medium, chiromanti,  indovini, e chi "più ne ha più ne metta", intorno alle sfere di cristallo, tra questi un'altissima percentuale di cattolici i quali molto probabilmente non sanno che la Chiesa vieta categoricamente ogni ricorso alle pratiche magiche e spiritiche e che la Parola di Dio, alla quale la Chiesa Cattolica si richiama direttamente e primariamente, fa altrettanto, prioritariamente, in ben 150 passi.

Una pratica molto diffusa nelle Marche, tanto che padre Lanfranco Piergallini, noto esorcista francescano recentemente scomparso, non sapeva più dove mettersi le mani, tanto era oberato di appuntamenti.
 Il motivo? Il Cristianesimo insegna che tutto ciò che esula dalla fede e ricorre alla sfera superstiziosa, dall'oroscopo fino alle pratiche magiche più "sofisticate", atte, spesso anche a nuocere il prossimo, vengono dal diavolo. Il serpente antico, il nemico numero uno di Dio e dell'uomo fatto a sua immagine somiglianza: satana – dicono i Papaboys.

 L'Antico Testamento, (non abolito dal Figlio di Dio, ma completato  e portato a termine, nella legge dell'amore), insegna questo, Gesù Cristo lo ribadisce, soprattutto alcuni episodi vengono raccontati negli Atti degli Apostoli che comunque è Sacra Scrittura immediatamente successiva alla crocifissione e resurrezione del Messia, e unico Salvatore, fino agli ultimi versetti della Bibbia.

 Il problema più grave, secondo i Papaboys,  è la disinformazione su questo fenomeno che, solo in Italia, vede all'opera circa 30 mila operatori dell'occulto e del paranormale per un fatturato annuo che supera i cinque miliardi di euro.
Il primo comandamento vieta di onorare altri dei all'infuori dell'Unico Signore che si è rivelato, per questo motivo l'iniziativa dei Papaboys si chiama proprio come il primo comandamento:
 "Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all'infuori di me". La magia, affermano i Papaboys è superstizione, idolatria, e solo Dio può svelare il futuro e provvedere alla salute, agli affari, alle sorti amorose e matrimoniali delle persone.

A questo proposito il Catechismo della Chiesa Cattolica parla molto chiaramente:
"Tutte le forme di divinazione sono da respingere: ricorso a satana o ai demoni, evocazione dei morti e altre pratiche che a torto si ritiene che «svelino» l'avvenire. La consultazione di oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti, il ricorso a medium occultano la volontà di dominio sul tempo, sulla storia ed infine sugli uomini e insieme un desiderio di rendersi propizie le potenze nascoste. Sono in contraddizione con l'onore, il rispetto, congiunto a timore amante che dobbiamo a Dio solo.

Tutte le pratiche di magia e di stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo, fosse anche per procuragli la salute, sono gravemente contrarie alla virtù della religione. Tali pratiche sono ancor più da condannare quando si accompagnano ad una intenzione di nuocere ad altri o quando in esse si ricorre all'intervento dei demoni.

Lo spiritismo spesso implica pratiche divinatorie o magiche. Pure da esso la Chiesa mette in guardia i fedeli. I Papaboys sottolineano che l'argomento lanciato sotto forma di speciale, ricco di articoli e interventi, in queste ore, viene trattato solo sotto il profilo, appunto della fede, in quanto altri soggetti affrontano aspetti diversi".  

06/10/2003





        
  



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