Consigli utili per una crisi.
| "Signor Sindaco alla pazienza aggiunga l'autorità".
di Quintiliano
Leggendo Le personalisme, vol III.alle pagg.512-13 di Mounier, mi sono imbattuto in un passo sul "disordine stabilito" e su alcune considerazioni sulla libertà che rima con responsabilità, che mi è venuta spontanea una riflessione sui fatti che animano,in questi giorni, la vita amministrativa della nostra città.
L'assessore Ceneri è stato sfiduciato dai consiglieri del suo partito "Forza Italia", i quali hanno chiesto al Sindaco la revoca delle deleghe. Quella dell'Assessore ai servizi socio-educativi, non è stata una scelta tecnica, per cui sarebbe facile una revoca da parte della prima Autorità cittadina, ma una scelta politica determinata dalla sua appartenenza al partito di maggioranza relativa ed anche dal cospicuo numero di preferenze ottenute.
Pertanto la sfiducia andava chiesta prima di tutto al partito con una convocazione generale, con un ampio dibattito e da un voto.
A questo punto non restava altro che spontanee dimissioni e al Sindaco prenderne atto. Così, come è stato proposto il problema della sfiducia, investe tutta la Giunta ed in primis lo stesso Sindaco che , fino a ieri, ha dimostrato nei confronti della Ceneri, piena fiducia. Il modo dell'aut aut è pericoloso e potrebbe tradursi in semplice ricatto.
In aiuto del Primo Cittadino può subentrare il discorso del sondaggio, di cui fanno tanto uso gli Americani. Non occorre stropicciarsi gli occhi per vedere come le simpatie per l'esperienza amministrativa di centro-destra di questi due anni siano in ribasso e come la percentuale sia scesa abbastanza al di sotto del 50%, per cui sarebbe velleitario da parte di qualsiasi partito di maggioranza, tornare oggi alle urne.
Qui sta la forza del Sindaco, il quale , se mi posso permettere, deve valutare serenamente la questione e se costretto, rivendicare la sua libertà d'azione, minacciando lo scioglimento del Consiglio Comunale e il ritorno alle urne. E' vero che siamo in tempo di Kamikaze, ma non credo che un partito si voglia avventurare in una competizione elettorale, partendo già sconfitto. Se il Sindaco non si fa forte della sua autorità, potrebbe, in avvenire, essere alla mercè di qualsiasi gruppuscolo, necessario per ottenere la maggioranza.
Verificheremo quanto sopra alle elezioni di primavera per le Provinciali, alle quali , assurdamente, sembra che il centro-destra della nostra città stia spianando il successo al centro-sinistra. Non intendo parteggiare o difendere alcuno, le mie simpatie politiche sono altrove. Si tratta di metodo e di corretta amministrazione della cosa pubblica di cui la nostra città ha tanto bisogno.
Signor Sindaco alla pazienza aggiunga l'autorità, quella magari, come scriveva l'illustre storico e filologo Th. Mommnsen, "che è più di un consiglio e meno di un comando, un consiglio, all'ottemperanza del quale, non ci si può convenientemente sottrarre".
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20/07/2003
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