"E questo è il lungomare più bello del Mondo" Parole di Alberto Sordi
| Quando l'Albertone Nazionale venne a San Benedetto invitato dalla Presidentessa della Croce Verde. Ricordi di un cronista.
di Remo Croci*
Nella sua lunga e luminosa carriera, costellata da oltre cento produzioni cinematografiche, di premi ne aveva ricevuti a centinaia. E per almeno una buona metà non era riuscito a riceverne perchè impegnato sul set di un suo film.
Ma anche quando era assente non mancava mai di far giungere a chi l'avesse invitato una sua testimonianza. Un mazzo di fiori, un telegramma o anche due semplici" righi" così come era solito dire nel suo inconfondibile accento romano. Ma quella volta anche se pressato da impegni dei suoi amici produttori che l'avrebbero voluto a Milano o a Palermo, lui, il grande Alberto Sordi declinò gentilmente per accettare l'invito che gli era stato rivolto dalla signora Irene Malavolta, la storica Presidentessa della Croce Verde della città marchigiana.
Bastò una semplice telefonata. Poche parole per spiegargli che quel premio alla carriera, la Palma della Popolarità, che avrebbe ritirato in occasione del gran galà, sarebbe servito ad aiutare gente meno fortunata, gente che avrebbe avuto bisogno di attrezzature mediche per battere la malattia di cui era afflitta.
E in un pomeriggio di sole Alberto Sordi arrivò in città. Chi lo accompagnò nel tragitto della sua splendida villa ai Fiori Imperiali fino a San Benedetto del Tronto raccontò di un personaggio splendido che familiarizzò subito concedendosi più di una battuta ma anche di apprezzamenti sull'iniziativa della Croce Verde.
Restò affascinato dallo splendido lungomare della città, si meravigliò del numero impressionante di palmizi che vide disseminate lungo la strada. Colpito soprattutto da quelle palme che facevano bella mostra lungo la spiaggia. E si lasciò anche andare ad una esclamazione." E questo è il lungomare più bello del Mondo". Poi la serata di gala al fianco di un altro grande del cinema italiano, Ugo Tognazzi.
Io ebbi il piacere e l'onore di stargli vicino per tutta la durata della manifestazione e ricordo ancora quelle sue espressioni rivolte soprattutto verso gli altri amici attori che di volta in volta si alternavano sul palco del cimema Calabresi. Erano soprattutto le pause fra un intercalare in romanesco che Sordi distribuiva. E, nell'attesa di ricevere ilsuo premio, si concesse in un' intervista televisiva al giornalista Maurizio Mosca( come si vede nella foto).
Sorpreso di vederlo gli chiese:" Ma che t'hanno mandato via dar calcio? Mò sei venuto a fà danni qua ar cinema? Pussa via...Pussa via..." E giù una gran risata come solo lui sapeva fare.
E quando salì sul palco ci fu una vera e proprio ovazione. Tutti in piedi in un batter di mani interrotto solo dal suo gesto che fece capire a quella platea di aver gradito. E parlò del suo impegno sociale a favore del volontariato. Ricordò anche un episodio di quando, bambino, sentiva il suono della sirena dell'ambulannza e, credendo che portasse sfortuna, si toccava le parti intime. Ma, subito dopo, volle sottolineare che, avendo raggiunto la maggiore età, aveva capito invece che quel suono della sirena aveva un valore molto importante perchè era un suono che poteva salvare la vita alle persone.
Scese dal palco con in mano la Palma della Popolarità accompagnato da un lunghissimo applauso. E lui, alzando il braccio verso la platea, tornò a sedersi vicino ad Ugo Tognazzi e confidò di essersi emozionato.
*Inviato del Tg5
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26/02/2003
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